Luca, nato il 11-06-1980, appassionato di fotografia fin da bambino. La prima volta con in mano una reflex è stata una Nikon di mio zio, alle prove del Gran Premio di Monza del 1995. Non capivo niente, mio zio mi diceva, i tempi, i diaframmi, che asa mettevamo per la pellicola... insomma per me parlava arabo, a me interessava solo prendere la ghiera del mitico 80-200 Nikkor e vedere in faccia i piloti. Non nego il mio disappunto iniziale, quando i caschi dei piloti risultavano comunque piccolissimi ma non mi sono scoraggiato. Mio zio mi disse "usiamo i tempi un po’ più lunghi così facciamo le scie dietro le auto!" , io ovviamente per l'ennesima volta non ho capito nulla ma preso dalla foga ho iniziato a scattare, seguendo il consiglio di seguire l'auto finché scattavo. Dopo circa una decina di giorni, mio zio chiama a casa, e mi dice di andare a trovarlo perché le diapositive erano pronte ed erano bellissime.
Tutto emozionato presi la mia bici e andai a vedere il mio lavoro.
Nel 1998 comprai la mia prima reflex, volevo sapere tutto, ma proprio tutto sulla fotografia, iniziavano i tutorial su Youtube e seguivo diversi siti internet a riguardo ma la svolta fu il mio primo corso di fotografia. Ascoltavo le parole come un bambino guarda i genitori finché spiegano l'alfabeto e fu allora che mi accorsi di aver fatto i miei primi panning quella volta con mio zio.
Finito il primo corso di fotografia per principianti, fu tutta un'evoluzione, partecipai ad altri 7 corsi dal più semplice ai più mirati, fino alla gestione delle luci con flash da studio esterni (cosa che ancora oggi ritengo la più difficile da padroneggiare).
Nel 2005 iniziai il mio percorso come fotografo di pista, volevo affinare la tecnica del panning alla perfezione, senza l'ausilio di Photoshop per estremizzarla, volevo già renderla "estrema". Forse è stata questa ricerca della perfezione che dopo anni mi resi conto che le mie foto erano tutte pateticamente UGUALI.
Professionalmente ho decretato il mio fallimento, anche se i clienti erano soddisfatti.
Fino al 2018 ho provato, devo ammettere, con discreto successo, molte tecniche fotografiche, vedevo i tutorial su internet mi incuriosiva il risultato e volevo a tutti i costi essere in grado di riprodurlo, o almeno capire la tecnica usata. Devo dire con certezza, che per tante tecniche, se non hai l'obiettivo giusto, non riesci a portare a casa il risultato.
Nel 2019 invece arrivò la svolta, ho preso la decisione di abbandonare la reflex, ma non la fotografia, ho solamente spostato il mio punto di vista più in alto!
Ho comprato il mio primo drone, molto titubante per via delle leggi e regolamentazioni, ma poi preso il patentino per hobby e fatta l'assicurazione ecco che il mondo lo vedo con occhi diversi, certo, la pista non fa più parte della mia vita, ma per quella guardo volentieri le foto di professionisti conosciuti nel tempo e mi appaga.
Tornata la voglia di far foto, sono costantemente alla ricerca di luoghi dove far volare il mio fido Mavic, ogni volo è un'emozione.
IL DRONE
Come drone ho scelto di puntare tutto sul DJI MAVIC 2 PRO, potente e affidabile. Avevo molta paura con i primi voli, perchè avevo timore di perderlo da qualche parte, timore di schiantarlo su qualche muro, insomma alla fine
ho investito tutto su questo e schiantarlo voleva dire perdere tutto.
Ancora oggi, anche se ho accumulato diverse ore di volo nei posti più disparati, cerco di studiare al meglio la situazione meteo, su google earth i dislivelli e su google maps i potenziali pericoli.
Poi l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, come quella volta che a 70 mt di altezza mi suonano gli indicatori di collisione posteriori, era un airone.
QUALCHE CARATTERISTICA PER I CURIOSI POTETE TROVARLA QUI